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Livello 11

QVOTA 864
QVADERNI DI VITA DI MONTAGNA


Dodici anni di vita ci autorizzano ad andare oltre: e a ritagliarci, a pieno diritto, uno spazio sul Web.
Non un punto di arrivo ma un momento di riflessione sul lavoro fatto, sempre più attenti alla vita della Montagna.
Nati da una scommessa, questi "QVADERNI" sono cresciuti nel tempo. Un impegno di molti anni nel corso dei quali sono successe tante cose - il tempo per cambiare la vita di un uomo, il tempo per dire più di un addio.
Possiamo affermare di aver costruito qualcosa di diverso dai molti periodici del settore. Due numeri all'anno possono sembrare, forse, poca cosa ma non è così se pensiamo ai tre abbonati che ci gratificano e a tutti coloro che ci ripagano abbondantemente con un grazie ed un sorriso. Forse un giorno lontano la testata chiuderà, succede normalmente, ma non sarà per mancanza di risorse. Ho fiducia che "QVOTA 864" vivrà fin quando sarà vivo quel sorriso .
"QVOTA 864" si è rivelato un momento d'incontro con il Lettore al quale abbiamo cercato di offrire testi attuali lasciando, comunque, ampio spazio alla memoria nella convinzione che solo la grande storia sia il vero fondamento per il futuro della Montagna. Parlare con Voi e sentirvi vicini, partecipi di un ideale: queste le motivazioni di fondo del nostro scrivere. Abbiamo iniziato con un numero molto semplice (vedi l'immagine del N.1), l'ombra di un'idea che poi nel tempo è cresciuta maturando nei contenuti e nella forma, assumendo una veste tipografica sempre più curata.
Nelle sue pagine scorre la storia delle Lavaredo. Ci sono pagine di forte intensità dedicate ai momenti più toccanti che hanno fatto delle Lavaredo una "montagna principe" nel panorama dell'alpinismo internazionale.
Sono tante le montagne che nell'immaginario collettivo hanno tenuto a battesimo l'alpinismo - sia esso il Monte Ventoso con Francesco Petrarca nel 1336 o il Bianco con Michel Gabriel Paccard e Jacques Balmat nel 1786, i pellegrini cinesi sulle montagne del Pamir o i missionari del Kashmir e del Tibet, per non parlare poi del plurimenzionato Annibale con i suoi elefanti e poi il Monviso, il Cervino…
Sulle Lavaredo amo pensare che sia nato il vero alpinismo, al di là della "lotta" cara a Guido Rey: questo "salire con l'anima" che è la sua vera essenza. Sfogliare QVOTA 864 è come compiere un viaggio ideale e insieme a noi salire là dove il Maestro Zen ci insegnerà "la via". Insieme a noi si muovono tutti quegli alpinisti che sulle Lavaredo e nel mondo, là dove si ergono le montagne, hanno espresso il meglio delle loro anime scrivendo pagine memorabili fatte di volontà, di sacrifici e di conquiste.
Dalle montagne alle terre fredde dell'Artico e dell'Antartide, dentro la Terra, a piedi o con i mezzi che l'odierna comunicazione ci offre.
Abbiamo deciso di entrare nel Web dove troverete archiviati tutti i numeri della rivista con la possibilità di leggere i testi più significativi. Si accompagnano degli indici di ricerca per titolo, per autore e per argomento.
Considero QVOTA 864 un fiore all'occhiello della Sezione Cadorina "Luigi Rizzardi" del CAI di Auronzo. Ma come tutti i fiori all'occhiello ha bisogno di particolare cura. Spesso in sede si parla della sentieristica e della sua manutenzione: questo o quel sentiero che frana, pareti che crollano, chiodi e funi da assicurare per la sicurezza dell'escursionista. E' la montagna - essere vivente - che ogni tanto fa sentire la sua voce, il suo respiro. A me è stato affidato il compito della manutenzione dei sentieri dell'anima. Ma i sentieri dell'anima sono tutt'altra cosa. Se non seguiamo i sentieri dell'anima potremmo scalare tutte le montagne del mondo, ma esse rimarrebbero sempre e soltanto pietre.
per la Redazione - Glauco Granatelli Direttore Editoriale - GISM

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